giovedì 2 luglio 2015

Gli ultimi giorni di Ouspensky


Ouspensky's Fourth Way di Gerald de Symons Beckwith, uscito recentemente (aprile 2015) in Inghilterra, racconta per la prima volta del gruppo ouspenskiano della Study Society nella seconda metà del XX secolo, sotto la guida del "successore" di Ouspensky, il medico Francis Roles.

Essendo stato quest'ultimo molto vicino a Ouspensky, nel libro troviamo aneddoti nuovi sul Maestro russo. A esempio, il matrimonio tra due personalità diverse come Peter Ouspensky e Sophie Grigorievna pare fosse dovuto solo a una questione di cittadinanza: il che spiegherebbe come sia stato possibile che Madame Ouspensky, interrogata una volta su tale matrimonio, rispondesse (pag. 30): "Tre giorni di ciò che Ouspensky chiamava 'amore' sono stati sufficienti per me".

Una delle parti più interessanti di questo libro è il racconto degli ultimi giorni di Ouspensky, dei quali ancora si sa poco.

Accanto a Ouspensky, in quei giorni difficili, rimase un numero ristretto di persone: nel libro si fanno i nomi, oltre a Roles, di Collin Smith, Miss Pryor e Miss Romer. I primi due scrissero un resoconto, Last Remembrances of a Magician, che non è mai stato pubblicato, ma è circolato in forma dattiloscritta tra poche persone. In Ouspensky's Fourth Way si dice che ne esistono numerose versioni: gli estratti che qui possiamo leggere verrebbero "dalla versione posseduta dal dott. Roles".

Un'altra fonte di informazioni trascritta in questo libro sono le lettere che in quei giorni Roles scriveva a Madame Ouspensky (la quale era rimasta in America). Ouspensky sottopose questi allievi a prove difficili, di cui il libro fornisce alcune descrizioni. Egli diceva loro: "Tu [Roles], Collin Smith, Miss Prior, Miss Romer, siete sempre gli stessi. Io so quello che direte o farete in qualsiasi momento. Dovete cambiare". Un giorno, dopo ventiquattro ore insonni e particolarmente difficili, commentò: "Vi ho spostato da dove eravate. Ora posso parlarvi". Quello che disse viene solo accennato, ma riguardava la necessità di rifondare da zero il Sistema, ritrovandone la sorgente.

Secondo i presenti, prima di morire Ouspensky "non riposava mai, sembrava posseduto da un demone di energia" e "appariva vigoroso come non si vedeva da tre anni". In conseguenza di questi resoconti, sembra che Madame Ouspensky riconoscesse che quel gruppo di studenti "era su un'altra sponda e doveva continuare per la sua strada, secondo le istruzioni ricevute da Mr. Ouspensky". Per loro non valeva, dunque, il suo consiglio universale di recarsi da Mr. Gurdjieff a Parigi.

Gli effetti bizzarri della morte di Ouspensky su Rodney Collin Smith sono noti ed è possibile leggerli in italiano. Anche nel dottor Francis Roles, però, qualcosa cambiò: "Benché restasse sempre reticente sui dettagli, Francis Roles confermò che Ouspensky aveva creato un nuovo potere in lui, per cui spesso si svegliava nel cuore della notte in un diverso stato di coscienza. Suo figlio, Nicholas Roles, ricordava che il padre 'sosteneva che PDO gli avesse fatto qualcosa, per cui dopo la sua morte [di Ouspensky], si svegliava nel cuore della notte'" in uno stato che qualche anno dopo, in seguito a un viaggio in India, avrebbe definito di samadhi e che poteva durare anche dieci ore.

Rodney Collin Smith avrebbe rifondato la scuola ouspenskiana in Messico, mentre Roles rimase a Londra. Secondo questo libro, le due scuole - messicana e inglese - sono ancora in contatto, benché Collin sia morto nel 1956.

Poi pinse l'uscio a la porta sacrata,
dicendo: “Intrate, ma facciovi accorti
che di fuor torna chi 'ndietro si guata”.

Nessun commento:

Posta un commento